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MUSICANTIERE

DOCENTI

Direttore del corso: Elisabetta Altigieri
Docente: Manuela Foppoli

Orari

20 ore di formazione in 4 giornate.

 

 

Finalità

Portare la musica a scuola aiuta a mettere in luce aspetti importanti per un'attenta valutazione sul gruppo classe e sui singoli bambini, individuando elementi di crescita, punti di forza e potenzialità.
Le strategie di apprendimento del linguaggio musicale offriranno un bagaglio utile nell'approccio a qualsiasi altra disciplina. 

Travalicando i limiti del linguaggio verbale, la musica, come le altre forme di arte, permette al bambino di impiegare e sviluppare la propria creatività. Uscire dalla frustrazione dell'ascolto passivo di un qualcosa che attrae e respinge, perché sentito lontano dalle proprie competenze, fa crescere nella musica e dà modo di comprendere e attuare spontaneamente, attraverso l'attività stessa, regole sociali fondamentali nella relazione con gli altri. L'aspetto corale delle attività favorisce la comunicazione all'interno della classe e dà luogo allo sviluppo di un linguaggio creativo grazie al quale prende vita e concretezza l'esperienza musicale, legando i ragazzi nella costruzione di un repertorio comune. La magia di un gioco strutturato su un brano musicale o di una danza, in cui tutto è in armoniosa trasformazione, facilita la condivisione con i compagni e il rispetto reciproco, aiutando il bambino ad emanciparsi dalle proprie paure e insicurezze. Rendere la musica un fatto pratico, che si possa sperimentare inventare e cambiare, godendo e compiacendosi delle proprie acquisizioni coinvolge i bambini come in un gioco. Qualunque intervento musicale è concepito come attività in divenire, le espansioni e rielaborazioni scaturiscono da un meccanismo di "dialettica" creativa. 

 

 

Metodologia

Il seminario è operativo e si propone di offrire modi diversificati di interpretare e fare musica utilizzando voce, movimento espressivo, movimento ritmico, body percussion, strumenti a percussione e qualunque mezzo possa regalare il compiacimento di chi è dentro un evento musicale. Vivendo le attività esattamente come un bambino a scuola sarà possibile capire a fondo le insicurezze e l’imbarazzo che portano a non esporsi e quanto il lavoro in gruppo sia utile per superarle.
Le attività, presentate come in un contesto scolastico, fungeranno da modello perché i partecipanti, suddivisi in piccoli gruppi di lavoro, possano creare piccole performances attraverso un confronto giocoso/didattico. Successivamente tali atti creativi saranno oggetto di analisi e discussione, individuando la fascia di età alla quale si possano presentare, emozioni scaturite come parte attiva e come visori, ceppi didattici ed eventuali ampliamenti e sviluppi. 

 

Obiettivi

Affabulare attraverso la musica, interpretazioni fantasiche tese a mettere in risalto i parametri in essa contenuti elaborando strategie didattiche. 
Osservazione dell’evento musicale da diverse angolazioni, semplificare, reinventare, sviluppare e adattare ai bambini.
Utilizzo della voce per fornire un valido modello in classe, non solo per quanto riguarda l’esatta intonazione di canti, ma anche per mostrare la disponibilità a mettersi in gioco con i bambini.
Permettere a bambini in fase di prelettura e prescrittura di fissare fiabe e filastrocche mediante oggetti, disegni, segni grafici e rendere quanto più concreta e visibile l’esperienza musicale vissuta in movimento.
Passaggio dal ritmo vissuto in movimento alla scrittura informale, creando codici di immediata comprensione e, una volta acquisiti, metamorfosi degli stessi nei primi rudimenti di scrittura musicale tradizionale.
Visualizzare le tappe di sviluppo delle attività, dal movimento agli strumenti.

Dai lavori di gruppo sarà possibile verificare e valutare l’opportunità dei canali di comunicazione messi in atto, se questi siano effettivamente orientati verso il mondo dell’infanzia e quali obiettivi musicali e relazionali abbiano veicolato. 

 

Cosa faremo

Marcia di accoglienza, pulsazione sottolineata con body percussion e voce ritmica.
Giochi di presentazione condotti da un piccolo aiutante per permettere al gruppo di conoscersi.
Silenzio/suono, vissuti in movimento e lettura/scrittura informale.
Comincia il viaggio... drammatizzazione, movimento e body percussion su ritmo e pulsazione.
Utilizzare al meglio lo spazio in attività che prevedono spostamenti veloci e prontezza nell’ascolto e la reazione ai segnali.
Sperimentazione vocale, voce ritmica (filastrocche), canto.
Giochi su ritmi semplici e pulsazione impiegando marionette, una “sceneggiata napoletana” scaturita tra queste permetterà la sperimentazione di partiture informali da interpretare con onomatopee e con gli strumenti a percussione. 
Danze cantate e canzoni danzate.
Invenzione di quadrati ritmici.
Seguendo la voce del pianoforte discriminazione e interpretazione in movimento dei parametri musicali.
Movimento espressivo interpretando le suggestioni proposte dal pianoforte.
Attività musicali su diversi stili, dal blues alla musica classica. 
Lavori di gruppo per creare performances che offriranno spunti di confronto e che daranno nuovi stimoli e materiale vissuto da proporre a scuola. 

 

Uso delle tecnologie

Riprese video di azioni creative mute, realizzate dai gruppi di lavoro durante le prime 10 ore del seminario, saranno disponibili sul sito www.musica-nova.it. Ai partecipanti verrà data la consegna di sonorizzare i video con oggetti di uso comune, con la voce, con body percussion o con lo strumentario Orff, scrivere una partitura informale e registrare la loro interpretazione. Durante le 10 ore successive i gruppi di lavoro inseriranno le singole sonorizzazioni all’interno di una orchestrazione e, dalle partiture informali, estrapoleranno dei codici per rappresentare tale orchestrazione in un quadro/spartito. 

 

Mappatura competenze 

Attraverso le esperienze laboratoriali e il percorso svolto i partecipanti acquisiranno la capacità di:
-Utilizzare lettura/scrittura, tradizionale e non, di cellule ritmiche. 
-Riconoscere, discriminare, interpretare col movimento, la voce e lo strumentario Orff, i parametri musicali. 
-Ricercare con maggior consapevolezza la propria reazione all’ascolto più istintiva ed emotiva e, attraverso questa, sviluppare e potenziare la propria creatività musicale.
-Ordinare e convogliare le energie e le idee della classe nella creazione di attività musicali lontane da stereotipi e mere imitazioni.
-All’interno dei “cantieri”, saper trovare ed elaborare dalla comunicazione creativa con gli altri, spunti di crescita per sé stessi e per il gruppo.
-Visualizzare da punti di partenza e di arrivo diversificati l’azione musicale. Da un disegno, da un video, da un gesto, lasciar scaturire in modo fluido, spontaneo, immediato, estemporaneo, l’idea creativa.

Image by Hannah Busing
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Diplomata in pianoforte nell' anno 1991 presso il conservatorio Ottorino Respighi di Latina...

Manuela Foppoli

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